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O.A.S.

Operatori di Azioni Sostenibili

Agri group – Perugia

Gruppo di acquisto e aggregazione: Operatori di Azioni Sostenibili

Sede X incontrarci: studio archicoah project Via G. Rossini, 2 Bastia Umbria

REFERENTI di zona

Giusy Tanci

Giusy Tanci - Business & life Coach
coordinatrice progetto Agri co-housing

Arch. Giovanni M.

Arch. Giovanni Montanaro - 328 2497509
architettogiovannimontanaro@gmail.com

Manuel Marozzi

manuelmarozzi73@gmail.com

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Creiamo Oasi per contribuire a salvare le API

Perchè crearne?

Citiamo i più rilevanti:
> Le api e gli altri insetti impollinatori giocano un ruolo essenziale negli ecosistemi: un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione Oltre il 75% delle principali colture agrarie (cereali, frutta e verdura) e circa il 90% delle piante selvatiche da fiore si riproducono grazie a questi insetti.

> Sono ottimi indicatori dello stato di salute dell’area in cui vivono e lavorano e dal loro miele si possono trarre indicazioni molto attendibili sulla presenza di determinate sostanze nell’ambiente.

> Le proprietà antibatteriche naturali che assumiamo mangiando miele lo rendono un valido rimedio contro tosse, mal di gola e in generale contro le affezioni delle vie aeree superiori. Oltre a risultare uno straordinario antiossidante. Il suo consumo aiuta a contrastare l’invecchiamento cellulare e l’azione dei radicali liberi. La presenza di vitamine e zuccheri idrosolubili, conferisce al miele anche proprietà, lenitive, riepitelizzanti e anti-irritanti.

Abbiamo veramente molti motivi per creare oasi dove le api possano continuare a vivere e riprodursi.
Il loro habitat naturale si è fortemente ridotto negli ultimi decenni. Adoperarsi per creare oasi per lo sviluppo delle loro attività, contribuisce a tutelare questa specie così importante per l'ecosistema.

Cosa facciamo in pratica?

> Individuiamo delle aree di bosco e terreni agricoli, distanti almeno 2 km in linea d'aria dai centri urbani e industriali, verificando la presenza di acqua per ciascuna delle nostre zone.
> informarsi e monitorare, anche con con sopralluoghi, che le colture nelle immediate vicinanze non vengano trattate con pesticidi aggressivi.
> attraverso la rete di contatti tra i membri del gruppo cerchiamo di capire chi sono i proprietari e come potremmo entrare in contatto con loro per avere autorizzazioni (documento che forniamo noi) ad inserirli in mappa e poterne coltivare delle fasce/ bordure con piante mellifere
> Un volta avute le autorizzazioni il gruppo si organizza per adoperarsi nelle parti di territorio concesse, per l'inserimento di essenze arboree specifiche e posizionare delle arnie, anche con la collaborazione di apicoltori, .

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Cerchiamo terreni agricoli incolti per coltivare orti in gruppo

Perchè coltivare un'orto?

Cosa risulta più rilevante tra tutte tra le motivazioni?
ESSERE COSCENTI CHE SIAMO PARTE INTEGRANTE DEI CICLI BIOLOGICI DELLA NATURA!

Quando si coltiva un terreno si impara tantissimo! Dall'importanza del rispetto dei tempi e delle fasi lunari all' integrazione tra specie diverse, i ritmi del cambio temperature/stagioni, la collaborazione e condivisione, la considerazione dei bisogni altrui, la cura del terreno e le sue tante piante e piantine.

Senza dimenticare che, coltivare l'orto è:
> Un'educazione a capire cosa mangiare di stagione in stagione, così da avere certezza di nutrire la propria salute anzichè soddisfare le voglie del palato.
> Mettere in tavola cibi che mantengono un altissimo quantitativo di vitamine ed elementi nutritivi;
> Fare attività all'aperto insieme ad altri;
> Trasformare e conservare gli alimenti prodotti.

Cosa facciamo in pratica?

Ci impegniamo ad attivare un sistema agro alimentare sostenibile anche all'interno dei centri urbani o nelle immediate periferie.
> Avvalendoci delle nostre sfere di contatto, che siano di carattere lavorativo, di vicinato o familiare, si ricercano dei terreni agricoli incolti adatti a renderli produttivi.
> Cerchiamo di entrare in contatto con chi ne è proprietario e ne chiediamo l'utilizzo (puntando al comodato d'uso o contributo in prodotti) per poter essere coltivati ovviamente con spese a carico dei conduttori del terreno.
> Una volta ottenuta l'autorizzazione, avvalendoci anche di persone competenti, si prepara il terreno per farlo ripartire dopo il periodo improduttivo.
> In base al tipo di terreno ed al numero di componenti del gruppo si decide cosa coltivare: frutta, verdura, ortaggi. Di conseguenza si organizzano le fasi lavorative da svolgere insieme, prevedendo una turnazione nei diversi periodi dell'anno.
> Anche il momento della raccolta, la più piacevole, sarà divisa tra tutti i partecipanti al gruppo ma sempre secondo le disponibilità di ciascuno. Sarà uno stimolo per imparare a lavorare con sé stessi abituandosi a compiere scelte che coinvolgono il gruppo.

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Candiamo alla scoperta di falde acquifere in zona

Perchè acqua sorgiva?

L'Acqua è un bene prezioso, per fortuna in Italia abbondante ma non infinito! Da sempre è un elemento fortemente aggregatore a partire dalle persone

Sapere dove si possono trovare sorgenti accessibili vuol dire poter contare su un grande aiuto per la vita di persone ed animali ma anche per favorire l'irrigazione dei terreni.

La sua presenza è garanzia di habitat naturali biodiversificati che sono quelli più indicati per gli agri co-housing e ogni insediamento ispirato alla sostenibilità ambientale.

Se l'acqua sorgiva è certificata o certificabile come potabile può diminuire i costi e le trasformazioni territoriali per realizzare o collegare gli acquedotti.

Le sorgenti possono alimentare vasche di accumulo per periodi di siccità o bacini di fitodepurazione garantendo acqua pulita in modo totalmente naturale e la possibilità di creare bio-piscine.

Cosa facciamo in pratica?

Ci impegniamo ad attivare un sistema agro alimentare sostenibile anche all'interno dei centri urbani o nelle immediate periferie.
> Avvalendoci delle nostre sfere di contatto, che siano di carattere lavorativo, di vicinato o familiare, si ricercano dei terreni agricoli incolti adatti a renderli produttivi.
> Cerchiamo di entrare in contatto con chi ne è proprietario e ne chiediamo l'utilizzo (puntando al comodato d'uso o contributo in prodotti) per poter essere coltivati ovviamente con spese a carico dei conduttori del terreno.
> Una volta ottenuta l'autorizzazione, avvalendoci anche di persone competenti, si prepara il terreno per farlo ripartire dopo il periodo improduttivo.
> In base al tipo di terreno ed al numero di componenti del gruppo si decide cosa coltivare: frutta, verdura, ortaggi. Di conseguenza si organizzano le fasi lavorative da svolgere insieme, prevedendo una turnazione nei diversi periodi dell'anno.
> Anche il momento della raccolta, la più piacevole, sarà divisa tra tutti i partecipanti al gruppo ma sempre secondo le disponibilità di ciascuno. Sarà uno stimolo per imparare a lavorare con sé stessi abituandosi a compiere scelte che coinvolgono il gruppo.

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